D 2.2.3 - Comportamento umano e impatto sugli utente in relazione a livelli di rischio di SLOD nel BE ​
Abstract
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I disastri ad insorgenza lenta (SLOD) quali quelli legati alla concentrazione dell'inquinamento atmosferico e all'aumento delle temperature nell'ambiente costruito (BE) stanno acquisendo importanza nelle nostre città per le problematiche di sicurezza, salute e benessere del BE e dei suoi utenti. Molte ricerche hanno provato a investigare la relazione tra SLOD, BE, comportamento degli utenti e loro benessere con l'obbiettivo di produrre modelli di analisi e rappresentazione del complesso sistema di interdipendenze e quindi progettare soluzioni di mitigazione del rischio da SLOD. In questo senso, i fattoi legati alla vulnerabilità individuale (es.: comportamenti, usi, età, genere, fragilità nella sfera della salute, altre caratteristiche incluse quelle di movimento) sono di estrema importnaza nella caratterizzazione finale del rischio, combinandosi all'eposizione che le persone soffrono nel BE urbano.
Questo deliverable intende sistematizzare lo stato delle conoscenze attuali al fine di produrre basi di modellazione per lo sviluppo di strumenti di simulazione per le finalità suddette. La letteratura esistente è analizzata e classificata tramite l'indentificazione di filoni di ricerca comuni, relativi all'impatto dei comportamenti umani, delle condizioni al contorno su salute e benessere individuale, e delle condizioni generali della comunità e del suo sviluppo ebntro il BE (i.e. urbano). I risultati organizzano i fattori relativi al BE (morfologici, fisici, dei materiali e dell'uso degli spazi) e alle caratteristiche peculari degli SLOD, considerandoli poi in relazione al fattore umano, per identificare i primi passi verso la caratterizzazione comportamentale in scenari significativi di inquinamento dell'aria e di aumento delle temperature nel BE. Sebbene le classificazioni comportmentali ricorrenti sembrano avere meno rilevanza statistica e casistica dei disastri a insorgenza rapida (SUODs), i risultati evidenziano le basi per le future azioni di modellazione del WP3 e WP4, anche in relazione alla matrice di rischio sviluppata nel D2.2.5.
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